ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 3  N° 1  -  NOVEMBRE 2005

 


 

 

 
 

 

CONCORSO AMBIENTALE

"LA LINGUA DEL CODIROSSO" 

     
 

Il nostro Istituto è entrato tra i nove finalisti del concorso nazionale "UN VIDEO PER L'AMBIENTE", riservato agli studenti e agli insegnanti delle Scuole Secondarie di 2° grado.

Il concorso, indetto dalla Union Contact S.r.L. con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente Forestale e delle Risorse dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo, è alla sua terza edizione e coinvolge tutti gli istituti superiori d’Italia Gli audiovisivi prodotti per "UN VIDEO PER L'AMBIENTE" dovevano porre in evidenza - a seguito di ricerche, studi, sondaggi, interviste, visite o soggiorni in aree naturali protette, attività ed esperienze inerenti la tutela ambientale - il livello di conoscenza e di gradimento dei giovani circa il patrimonio di risorse naturali sottoposte a vincoli di protezione e tutela ambientale e paesaggistica, lo stato dell'ambiente naturale in Italia, i cambiamenti climatici, le "politiche ambientali" adottate a livello.

L’ITIS “Faccio” ha partecipato con un video intitolato “La lingua del codirosso”. Si tratta di un documentario girato da un gruppo di allievi (Serenella Russo, Davide Scarpiello, Michele Caroselli e Federica Stocchi) con il coordinamento e la supervisione dei proff. Massimo Zeppa e Domenico Vetrò. I ragazzi, guidati dai docenti, hanno visitato il Parco Naturale Valli Pesio e Tanaro; alla visita è seguito un brainstorming sulle “parole del parco”, cioè le parole adatte a descrivere l’esperienza compiuta  e le sensazioni vissute. Il materiale raccolto è stato elaborato per giungere al risultato della percezione di un equilibrio interiore, di una sensazione di pace. Per connotare il percorso compiuto è stata scelta la metafora dell'immersione nell'acqua, elemento naturale e simbolico allo stesso tempo. Proprio l'impatto percettivo dell'acqua ha fatto poi trovare il filo conduttore per tutto il documentario: attraverso immagini di grande bellezza ed impatto emotivo, - dalle grotte di Bossea alla cascata del torrente Pis, dal rifugio Mongioie al ponte sul Pesio, - lo spettatore è condotto a conoscere e capire la bellezza del parco da un testo poetico e naturalistico insieme.

"Acqua. Invisibile, dispersa e poi raccolta: interstizi e fessure ne disegnano le strade. Erompe, si placa, si incurva in onde. Scolpisce forme di vuoto, spalanca cavità, come cattedrali di penombra. Cristallizza in fiammanti esibizioni. […]. Poi la luce, la neve, il ghiaccio, e il vento."                                                          

Carla Mandosso

 

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