ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 3  N° 2  -  FEBBRAIO 2006

 


 

 

 
     
 

 

LA BASILICA DI S. ANDREA

I lavori di costruzione cominciarono all'inizio del 1219, ordinati e finanziati dal Cardinale Guala Bicheri, Legato Pontificio, appena tornato dall'Inghilterra ove aveva fama di essere il " salvatore di Enrico III e della Magna Charta".
In riconoscimento dei suoi alti servigi, il re Enrico III aveva donato al Cardinale l'Abbazia di S. Andrea di Chesterton, vicina a Cambridge, e il Cardinale , con le rendite di essa, iniziò a Vercelli la costruzione della nuova chiesa e del suo monastero. Passando da Parigi, egli aveva preso e condotto con sé i Canonici Sanvittorini perché dirigessero i lavori di costruzione della Basilica, alla quale egli stesso, con il Vescovo Ugone da Sessa, pose le fondamenta. 

La splendida Basilica venne completata nel 1227. L'importanza della Basilica di Sant'Andrea nella storia dell'arte italiana deriva dal fatto che essa è una delle prime costruzioni in Italia in cui compaiono gli elementi dell'arte gotica. Durante i lunghi secoli delle invasioni barbariche non era tuttavia morta la grande arte costruttiva romana. Essa si era tramandata attraverso le maestranze dei paesi presso i laghi lombardi, le quali vennero più tardi chiamate con il nome generico di "Maestri Comencini". Ad essi è dovuto quel primo rinascimento dell'architettura, ligio ai canoni dell'arte antica, che fu dagli operai esportato e diffuso in Europa  che si chiama Arte Romanica.
Da questa arte derivò nel secolo XII in Francia una nuova architettura da noi impropriamente chiamata  "gotica" , la quale ai muri massicci e all' arco tondo sostituì dei robusti pilastri, tra i quali con dinamico gioco di spinte e
controspinte e di archi acuti  contrastanti, si elevarono sempre più alte le costruzioni sacre e profane. In Italia l'arte gotica compare per la prima volta nell'Abbazia di Fossanova,  poi in quella di Calamari. poi in quella di Sant'Andrea in Vercelli. Non si conosce con esattezza il nome dell'architetto dell'Abbazia di Sant'Andrea. Se si considera che le piante della basilica e del monastero riproducono esattamente la pianta delle costruzioni cistercesnsi si può supporre che egli fu probabilmente un monaco, forse il primo abate del monastero, Tommaso Gallo. Infatti i primi monaci Sanvittorini furono da Parigi condotti a Vercelli verso il 1216 dal Cardinale Guala Bicheri.
 

 

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