ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 2  N° 3  -  APRILE 2005

 


 

 

ANIMALI DA LABORATORIO

La presentazione di una nuova normativa
contro le torture nei laboratori


 

 


"Non c'è parola in nessuna lingua umana capace di consolare le cavie che non sanno il perchè della loro morte". Lo ha detto Elsa Morante e lo hanno ripreso le associazioni animaliste che si battono contro la vivisezione e le sperimentazioni sugli animali.
Oggi finalmente c'è un nuovo progetto di legge che inizia il suo percorso. Gli animlaisti lo aspettavano da tredici anni. Infatti, secondo alcuni, questa legge vieterà gli orrori nei laboratori; per altri, invece, amplierà il campo di azione per scienziati senza scrupoli.
Vi illustro alcuni esperimenti a cui sono sottoposti gli animali: gli studi su topi e scimmie servono per testare la dipendenza dall'alcool. Nel topo viene prodotta dipendenza fisica all'alcool mediante la somministrazione forzata di

grandi quantità di alcool per diversi giorni consecutivi. Lo stesso alle scimmie, le quali imparano rapidamente a iniettarsi in vena grandi quantità di alcool, fino a intossicarsi. I cani vengono usati per testare il cibo creato per loro. A un gruppo sarebbe stato asportato il rene destro e danneggiato il sinistro per determinare l'effetto delle proteine in animali con disfunzioni renali. Questo provoca sofferenze atroci: convulsioni, ulcere, sete insaziabile e alla fine morte. I sintomi non vengono alleviati per non interferire con i risultati dell'esperimento. I conigli sono gli animali più utilizzati dai laboratori, perchè più piccoli, molto docili e facili da sistemare nelle gabbie. Su di loro viene spesso testata la tossicità dei cosmetici, istillando il prodotto come un collirio.

 

Questo metodo viene anche utilizzato su cavie con reazioni allergiche ai detergenti, sia inoculando la sostanza negli occhi, sia in ferite sulla pelle. E anche altri animali sono sottoposti a interventi chirurgici senza anestesia, provocando ascessi per produrre anticorpi da utilizzare in medicina.

 

Sedici mesi fa il Comitato di revisione del decreto si è riunito per la prima volta; allo stesso tavolo c'erano sia i pro che i contro delle associazioni. Ma tutti quelli che hanno partecipato hanno detto: "E' stato difficile mettersi d'accordo".
Ma in parte l'accordo è saltato ed alcuni se ne sono andati chiedendo subito una petizione da spedire all'on. Berlusconi per ottenere la revisione della legge.
Patrizia Costa, dell'Ordine nazionale dei Biologi, e ricercatrice, spiega: "Finora su quel tipo di animali non c'erano regoli comuni, su come trattarli in laboratorio, su quali gabbie usare e come evitare che potessero fuggire e contagiare gli altri sani. Il lavoro fatto in questi mesi è fondamentale in questo settore".

     

 

Il grafico a fianco mostra le percentuali di utilizzo degli animali da laboratorio nei diversi settori della ricerca.

 

Jessica (2B)
Grafico a cura di: Roberta (3IA),
Annalisa (3IA) e Veronica (3IA)

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