ITIS "G.C.FACCIO" VERCELLI - ANNO 3  N° 3  -  MARZO 2006

 


 

 

 
W LA PASQUA

 
 
 

Nella religione cristiana grande importanza ha la festività di Pasqua, la Resurrezione di Cristo che con il suo sacrificio cancella le ataviche colpe umane.
Tra le pieghe di questa festa religiosa, però, sono ben nascosti molti simboli e tradizioni di origine pagana, ricordi di altre e ben più antiche festività poi cancellate dal Cristianesimo con una vera e propria opera di sincretismo.

Per effettuare un esame etimologico della "Pasqua" dobbiamo rifarci al termine inglese "Easter" che ci riporterebbe ad antichi culti legati al sopraggiungere della primavera e in particolare ad una antica divinità pagana, la Dea Eostre.
Interessante tradizione tipica della Pasqua è lo scambio delle uova di cioccolato. Questa tradizione è fortemente legata al culto della Dea precedentemente descritta: infatti nelle tradizioni pagane si celebrava il ritorno della Dea andando a scambiarsi uova "sacre" sotto l'albero ritenuto "magico" del villaggio, usanza che dunque collega Eostre alle divinità arboree della fertilità.

Simbolo della Dea è la lepre o il coniglio che in realtà rappresenta la stessa divinità che si rende immanente e concepisce se stessa come divinità dei boschi. L'animale, poi, non è casuale, ma scelto non solo per le sue famose doti riproduttive, ma anche e perché, secondo i Germani, le aree nere della luna rappresenterebbero proprio la lepre, sancendo così la sacralità dell'animale.Una delle credenze dell'uomo antico era quella che, cibandosi dell'animale simbolo della divinità o meglio espressione stessa della divinità, non faceva altro che rendersi partecipe di quella scintilla di divino che è insita nella sua immanenza.
     
 
     

Anche l'uovo non è scelto a caso, ma è da sempre simbolo di rinascita. Per l'antico raccoglitore e cacciatore, la Primavera portava gli uccelli a deporre le proprie uova e dunque ad avere un nuovo sostentamento dopo l'austerità dell'inverno. La stessa deposizione di uova differenti da parte delle diverse specie di uccelli potrebbe portare all'idea delle uova differentemente dipinte che si sono poi tramandate fino ai giorni nostri. L'uovo diventa così potente talismano di fertilità e vita come testimoniato dalle usanze delle uova sacre Russe o Ucraine ove il cibarsi di questo alimento celebrerebbe la rinascita del sole e il ritorno delle stagioni dell'abbondanza.
Vi sono molte leggende legate all’uovo. Una leggenda narra ad esempio che Maria Maddalena si presentò all'imperatore Tiberio con un uovo dal guscio rosso , o ancora la Vergine Maria donò a Ponzio Pilato un cesto di uova colorate per implorare la liberazione del Cristo. Il cibarsi delle uova, così, diventa un rituale collettivo di partecipazione alla nuova vita e dunque alla resurrezione pasquale.
In questa tradizione fortemente pagana si inserisce il
cero pasquale, il fuoco sacro alla religione Cristiana che anche in questo caso attinge a piene mani dal mistico sacco dei rituali pagani. Così ecco che nelle chiese si spengono le luci, proprio a rappresentare il dominio assoluto del buio, visto solo successivamente come male, poi trionfa la luce, simboleggiata dal cero dal quale si accendono le varie candele, che si portano a casa come i pagani portavano i loro tizzoni accesi: un mistico intreccio di culture e credenze che si fondono in antichi rituali e simbologie che si perdono nella notte dei tempi.

 

 

La dignità non consiste nel possedere onori, ma nella coscienza di meritarli.

                                                               Aristotele
 

 

 

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