Area_progetto.jpg (14975 byte)

Droga e musica


 
Viene brevemente ripercorsa la storia della diffusione degli stupefacenti nel mondo artistico, in particolare nel mondo delle musiche giovanili.

Hashish e marijuana
- la parola "hashish" si rintraccia ne "Il milione" di Marco Polo (1200 circa); il termine "hashishin" (assassino) deriva dal nome di una setta araba che combatteva dopo averne fatto uso
- nel 1845 marinai e schiavi provenienti dall’India importarono la marijuana in Giamaica. Dal 1930 viene utilizzata come "sacramento" nella religione Rastafari
- negli anni ’50 la marijuana divenne uno dei simboli della "beat generation"; si racconta che Bob Dylan convinse i Beatles a fumarla, introducendoli alla musica psichedelica
- il primo artista che ha introdotto in Europa l’esperienza estetica dei musicisti marocchini è stato Brian Jones, degli Stones: era il 1968
- Bob Marley ha divulgato il credo Rastafari con le sue canzoni; si dice che nella sua vita abbia fumato oltre 300 kg di erba
- la marijuana influenza anche gli ultimi trend musicali: il dub (con gli U Sound), il rap (con Cypress Hill e Dr. Dre), il trip hop (con Massive Attack e Mad Professor) e l’ambient (Orb)

LSD
- nel 1943 il chimico svizzero Albert Hoffmann ideò la sintesi della dietilammide dell’acido lisergico, cioè l’LSD. Negli anni ’50 la CIA cominciò a sperimentarla su alcuni soldati
- negli anni ’60 il pieno sviluppo del movimento Hippie si coagulò attorno a band come i Greatiful Dead e Jefferson Airplane; erano gli anni in cui il rock si legò agli "acid test"
- l’esperienza con l’acido venne descritta dai Beatles nel ’67 attraverso il brano "Lucy in the sky with diamonds" (ossia LSD)
- il movimento psichedelico inglese si concentrò sui Sixties, sui Pink Floyd e sulla cosiddetta "scuola di Canterbury", i cui principali esponenti furono i Soft Machine
- negli anni ’90 Timothy Learly, già guru della rivoluzione "acida", dichiara che la realtà virtuale è la nuova psichedelia: la computer art influenza la televisione (MTV) e gli spot
- negli anni attuali il computer modernizza la psichedelia e dà vita prima alla house music, poi all’acid house, per approdare al techno ed infine alla goa trance

Cocaina
- la cocaina venne sintetizzata per la prima volta nel 1923
- in America, agli inizi del secolo, pozioni miracolose a base di estratto di Coca cominciarono a diffondersi negli ambienti jazz e blues
- gli scritti del "mago della cocaina" Aleister Crowley hanno influenzato i Led Zeppelin
- disco music e coca: negli anni ’70 allo Studio 54 di New York l’immagine di un astronauta che sniffava era il simbolo di una nuova cultura edonista e disimpegnata
- gli anni ’80 vedono gli yuppies (successo + cocaina) ritratti da romanzieri come Breat Eston Ellis (Meno di zero, American Psycho) e Jai McInerney (Le mille luci di New York)

Anfetamine ed Ecstay
- Elvis Presley, il re del rock degli anni ‘50, assumeva ogni genere di pillole: sonniferi per addormentarsi, anfetamine per tenersi sveglio
- negli anni ’60 i mods (vedi il film Quadrophenia) elessero le anfetamine a loro droghe preferite; anche in Italia si diffusero, principalmente come stimolanti usati dagli studenti negli esami
- negli anni ’70 arrivano i punk, che rifiutano le droghe psichedeliche, ritenute "roba da hippie", e scelgono le anfetamine come sostanze preferite
- negli anni ’80 i Motorhead (un termine slang che significa "dipendente da anfetamine") inventano il trash metal, suono di sintesi tra heavy e punk
- negli anni ’90 l’Ecstasy è la droga di riferimento nei rave parties, dove si suona la musica techno più estrema, scandita dal bpm (battiti per minuto); come dire: modernità e ritmi tribali

Eroina
- nell’800 i poeti romantici inglesi usavano laudano e oppio (progenitori dell’eroina); in USA, a partire dal 1940, l’eroina si diffonde tra i jazzisti del be-pop (Parker, Davis)
- William Burroughs, esponente si spicco della Beat Generation, negli anni ’50 scrisse "Junky", il primo romanzo sulla tossicodipendenza della "scimmia sulla schiena"
- a New York nel 1967, i Velvet Underground, prodotti da Warhol, scrivono "Eroin", scandalizzando il mondo intero; e Lou Reed non nasconde il fatto di essere un eroinomane
- Nick Cave, principe del dark neogotico, compone nel 1982 il brano "Junkyard", dove racconta con dovizia di particolari la propria dipendenza dall’eroina
- il disagio della X Generation si riflette nei testi "tossici" dei gruppi grunge e nel 1990 anche i Guns n’Roses hanno guai con l’eroina

 
PAGINA PRECEDENTE